Mercoledì 18 settembre ore 21:30 presso la chiesa Titolare di San Teodoro si terrà la lettura musicata Olisabe e Plebe Sarakino.
La storia di Olisabe e Plebe Sarakino:
Siamo nell’anno 1010 quando Mujaid Al Amiri (Museto), Signore di Denia e delle Baleari, decide che e giunto il momento di costruire il suo regno in una posizione strategica nel mediterraneo. Decide perciò di conquistare il Giudicato di Gallura con una flotta di 120 navi saracene che disloca di fronte al golfo di Cugnana, nelle immediate vicinanze dell’Arcipelago della Maddalena. Al suo seguito, il nobile Al Furtani che durante una incursione prima dell’attacco definitivo si innamora di Olisabe, giovane schiava gallurese che riesce a farsi donare da Al Mujaid.
L’ attacco finale si risolve in una disfatta totale dei saraceni le cui navi vengono scaraventate sugli scogli dal maestrale mentre i marinai sono massacrati dai Rumy Shardanya tra le coste e l’isola che gli arabi chiameranno del Martirio (Mortorio).
Il grande Museto abbandona senza onore con la nave ammiraglia le coste galluresi mentre Al Furtani lascia il suo seme saraceno sull’isola. La storia raccontata dal vinti attraverso le parole che dopo cento anni e tre generazioni, escono dalla bocca di Plabe Sarakino, nipote della schiava sarda dagli occhi color del mare, che ha appena donato insieme alla moglie tutti i suoi averi alla Chiesa a salvamento della propria anima.
L’abate di Saccargia, che chiude il racconto ed ha stilato in un condake l’atto di donazione, affida questi accadimenti ai disegni della provvidenza, “la quale si degnò di mostrare l’ineffabile splendore della sua opera in questo Giudicato di Torres affidato ai Santi Martiri Turritano Gavino, Proto e Gianuario, sotto la cui protezione noi crediamo di essere governati e salvati”
Le musiche (in parte di creazione e di tradizione orale), sono eseguite da Sandro Fresi e Alessandro Deiana con strumenti acustici tradizionali medievali come loud arabo, la ghironda, I’harmonium portativo e gli strumenti a fiato continuo della Sardegna e del mediterraneo. Il canto è affidato alla voce di Laura Fresi in un repertorio sardo, catalano, corso-gallurese e provenzale.
La lettura teatrale e affidata all’attore Antoni Marras.
INGRESSO LIBERO